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I PUZZLE DI UGO NESPOLO

L'interpretazione dell'opera di Nespolo sembra essere, per molti versi, fatalmente legata a questo termine, usato innanzitutto dall'artista stesso che aveva intitolato una delle sue prime mostre “ Logica del puzzle ” ( Galleria Il Punto di Torino, 1966).

Partiamo dalla definizione di puzzle: "gioco composto di elementi irregolarmente ritagliati che bisogna assemblare e incastrare fra loro per ricostruire un'immagine". Più i pezzi da assemblare sono numerosi, più il gioco si fa complicato ed interessante per gli appassionati che, paradossalmente, non sono stimolati da intenzioni estetiche, ma da una forte pulsione d'ordine e cioè dal desiderio di trasformare una massa caotica di piccoli pezzi in un insieme chiaramente definito. Questa logica del puzzle non ammette soluzioni alternative in quanto “sistema chiuso e perfetto”. Molto diversa è la logica del puzzle che emerge dall'opera di Nespolo: se i puzzle normali, una volta finiti, non interessano più, le sue opere diventano, a una visione più meditata, qualcosa di estremamente intrigante e complicato che gioca su una raffinata dialettica fra destrutturazione e strutturazione della rappresentazione visiva.

Il contesto culturale di partenza per questa operazione è quello delle ricerche POP dei primi anni sessanta: la caratteristica dell' Arte Pop non è soltanto la scelta di soggetti e temi legati all'iconografia della cultura di massa, ma anche quella dell'utilizzazione di tecniche e stili impersonali e stereotipati per realizzare immagini di rielaborazione su modelli già esistenti. Nella prima fase delle opere di Nespolo, emerge soprattutto una dimensione infantile, ma successivamente entrano in gioco nuovi temi, giochi di parole e sofisticate strategie citazionistiche finalizzate alla rivisitazione della storia dell'arte moderna e contemporanea. Come per Lichtenstein, il banale stile fumettistico diventa l'elemento di un raffinato stile personale, così per Nespolo il puzzle assume un carattere di inconfondibile cifra stilistica.



FONTI

•Pierre Restany : "Ugo Nespolo e la critica della ragion pratica" (dal catalogo della Mostra Macchine e oggetti condizionali, Galleria Schwarz, Milano, marzo 1968)

•Francesco Poli : " Un glossario per Ugo Nespolo" (Testo originariamente pubblicato sul catalogo della mostra Nespolo Ritorno a casa. Biella, 2009)

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